aspetto che s’asciughi l’acqua della mia mano
(un po’ diventa nebbia, altra la trangugi piano)
ti guardo divertito con ironica allegria
ma sincera, diretta agli occhi
coltello piuma taglia nuvole:
mi attrai, mi bèi, mi girovaghi
e io, cammello
sfuggito all’arabo veloce,
ti aspetto