Archivi del mese: aprile 2008

Locos

Mentre la fila dei locos attendeva di guardare, sfiorare, il cadavere santificato io dissi detesto la riga nei pantaloni, le camicie stirate i calzini appaiati, e anche l’odore di rose dei miracoli. Accarezzo un gattino per quanto io non ami … Continua a leggere

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nei campi elisi

Nell’angolo alto dell’abside una luce opaca copriva la figura in nero, inginocchiata oh,miodio tu sai che ti santifico in ogni momento lascia che queste figlie scampino all’orrenda fine che sembra aspettarle,prendi me. Prendi me, che ho vacillato ma resisto nel … Continua a leggere

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Sarset

Si muove oscillante, col suo mantello piegata in due, nasconde, svela. E’ strega ? No, taglia la cicoria, ascolta Bach legge Eschilo, traduce Simon Weil, ma. Ma, ha scelto la mente senza frastuoni vuole vedere crescere le radici, avere le … Continua a leggere

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Epoché

Per le borse della spesa che mi tagliano le mani per queste gambe varicose e nessuno che mi fa sedere. Per i gradini troppo alti per i semafori troppo brevi per le code ovunque per la paura di uscire per … Continua a leggere

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Il volo dello scarabeo

Il volo dello scarabeo Ci vuole una grande resistenza, e capacità per capire cosa resta e cosa passa cosa serve e cosa vale. Per imparare tutto quello che ti rimane dopo il volo di una farfalla davanti agli occhi: l’occasione, … Continua a leggere

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del volo e altre invenzioni

In memoria del volo incompleto di Giovanni Campisi, sconosciuto trasvolatore delle Alpi della memoria.. In questa giornata tersa, cosi improvvisa e cosi regalata Giovanni  decise arrivato il momento. Uno sguardo lì attorno ai soliti piccioni al motorino appoggiato del postino … Continua a leggere

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D’Un Fiato

Avevo sentito, anche se da lontano, l’avvicinamento del temporale qualche sasso piccolo contro il vetro un mulinello di foglie secche. Come una girandola, nella corrente  attenuata ( tra il verde il grigio pietra e un po’ di blu ) sentii … Continua a leggere

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Hybris, mia

Hybris, mia tu sai che non posso mai finire di (pronunciare il tuo nome) pensarti senza che io, ( o meglio – non io ma : il pensiero di te) mi trasformi in albero frondoso, verzura, ombre e legno e … Continua a leggere

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tournevis

girano i cavalli bianchi sulla giostra ferma corre con le braccia la bambina urla a segnare fughe sola sulla Luna e noi che stiamo a terra i pianeti girano un po’ di ombra al sole o forse ero in asse … Continua a leggere

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per folaghe

(uic uic uic- richiamo anatre..ad libitum) Insidia l’indivia la cocciniglia apre la mano al boomerang uomo boscimane galleggia l’anatra sul riflesso . Ho messo in tasca il grado zero di scrittura lebateauivre e picasò sosto sotto l’ombra del lentisco in … Continua a leggere

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