Si muove oscillante, col suo mantello
piegata in due, nasconde, svela.
E’ strega ?
No, taglia la cicoria, ascolta Bach
legge Eschilo, traduce Simon Weil,
ma.
Ma, ha scelto la mente senza frastuoni
vuole vedere crescere le radici, avere
le mani gonfie per la terra,, e la stanchezza che incanala
del corpo i torrenti inquieti.
Negli occhi si son mischiate le città
gli arrivi e partenze
ha imparato a mangiare
ubbidendo solo a dei cenni
dormire col sole calante
e prevederne i risvegli.
Ha coltivato la durezza delle pietre
per farne intima, interna
insalata.
Me ne offre di fresca,
appena tagliata, poco fa
l’ha chiamata poesia.
non c’è Arte se la vita non ci “consuma”