Sarset

Si muove oscillante, col suo mantello
piegata in due, nasconde, svela.

E’ strega ?

No, taglia la cicoria, ascolta Bach
legge Eschilo, traduce Simon Weil,
ma.

Ma, ha scelto la mente senza frastuoni
vuole vedere crescere le radici, avere
le mani gonfie per la terra,, e la stanchezza che incanala
del corpo i torrenti inquieti.

Negli occhi si son mischiate le città
gli arrivi e partenze
ha imparato a mangiare
ubbidendo solo a dei cenni
dormire col sole calante
e prevederne i risvegli.

Ha coltivato la durezza delle pietre
per farne intima, interna
insalata.
Me ne offre di fresca,
appena tagliata, poco fa
l’ha chiamata poesia.

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Una risposta a Sarset

  1. imaginaire ha detto:

    non c’è Arte se la vita non ci “consuma”

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