D’Un Fiato

Avevo sentito,
anche se da lontano,
l’avvicinamento del temporale
qualche sasso piccolo
contro il vetro
un mulinello di foglie secche.

Come una girandola, nella corrente  attenuata
( tra il verde il grigio pietra e un po’ di blu )
sentii arrivare il bosco avanti
e rami rotti
e odore forte , fulmine e ozono.

Tu , bandierina resistente alle folate
con la testa tra i capelli e i rovi con le more
aspettavi me, per rientrare,
tana che precede l’inverno
sole sciogli ghiaccio
ghiro e gheriglio, di noi
uno.

Misi la mano sulla tua,
sentii il ritorno del silenzio.

Il cielo, l’acqua e un po’ di grano
tue guance papaveri
io passero, rapace
riottoso contro
un fazzoletto di cielo

Copriva te. Copriva me.

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Una risposta a D’Un Fiato

  1. imaginaire ha detto:

    bella anche la chiusa.

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