Avevo sentito,
anche se da lontano,
l’avvicinamento del temporale
qualche sasso piccolo
contro il vetro
un mulinello di foglie secche.
Come una girandola, nella corrente attenuata
( tra il verde il grigio pietra e un po’ di blu )
sentii arrivare il bosco avanti
e rami rotti
e odore forte , fulmine e ozono.
Tu , bandierina resistente alle folate
con la testa tra i capelli e i rovi con le more
aspettavi me, per rientrare,
tana che precede l’inverno
sole sciogli ghiaccio
ghiro e gheriglio, di noi
uno.
Misi la mano sulla tua,
sentii il ritorno del silenzio.
Il cielo, l’acqua e un po’ di grano
tue guance papaveri
io passero, rapace
riottoso contro
un fazzoletto di cielo
Copriva te. Copriva me.
bella anche la chiusa.