Se potessi, ah,
volesse il Cielo che..
mischierei un po’ le carte,
con umiltà, precisione e senso del dovere
mi permetterei di far rinascere alcuni.
Mi prenderei cura di loro,
perché abbiano un ‘ abitazione,
possibilmente infame, che di notte
mentre dormono, sentano
il cammino di schifose zampette
e corazze di boje panetere.
Che il loro cibo sia scarso e poco variato
che abbiano denti molto cariati
e genitori infelici con
poco o nessuna fortuna.
Cercherei di farli migrare
e affondare in qualche Lampedusa
di sposarsi e mettere gravide
donne senza amore.
Se, dopo tutta questa attenzione,
riuscissero ancora ad amare
le parole tanto da farne
delle scarpe di vento
io renderei grazie a Colui
che non rivela niente
che non sia già
tutto nello sguardo
che accompagna.
ah, se si potesse