Terre sconsacrate-poesia-linodigianni

Nella finestra, il battente cigola
il tempo che la vecchietta ricurva
a piccoli passi si avvicini
alla spazzatura.

Quattro avanzi delle sue sere,
due croste troppo dure
e le bucce delle mele
per colpa del camino spento.
E la sura del recitar rosario.

Il corvo sparisce per larghe ore
del giorno e anche le sorelle
dei giornali chiudono sempre
con un litigio trattenuto.

Nella poca polvere di questo pomeriggio
assorto il ragazzino berbero lascia i compiti
da fare, cerca la palla, il cielo e la voce del muezzin.

Si accontenta dello speaker di tutto il calcio
minuto per minuto, di una capra spaesata
senza quasi più fili d’erba,
e una sorella col velo
che sogna la lap-dance.

Squarci di fulmine, nel cielo sereno
in questa strada tra Bagdad e il Texas.
Son dietro a seguire come
predispongono i passi
vicino ad un cimitero
sconsacrato tra la antica forca
e il grande mercato.

28-10-2010 lino di gianni

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