Borgo Vecchio

foto di Lino Di Gianni Gennaio 2012 Avigliana

Borgo Vecchio

In una porzione minuta di cielo
stretta tra parete e
occhio del gatto
esce ancora la donna di un tempo
a svuotare il pitale
arrabbiarsi col freddo
caricare la legna

Tra i rumori del Borgo
e il caffè torrefatto
qualche cane guaisce
un carbone che cade
l’ubriaco rientra
e non trova la chiave

Di quel cane che misura
la piazza col trotto
ottimista
( è la fame che spinge )
si son perse le tracce

Del grembiale di Assunta
piantato a patate e
geloni alle mani
è rimasta radice
sgranata
pare quasi rosario
la Novena da sola

Io con te che cammino
col sole  quasi inventato
forse un libro cantato
una poesia che si scrive da sola
e invece era il pane
sottobraccio e anche un po’
di salame
il caffè
e dicevi
è bello
d’inverno
inventarsi
d’antico

Lino Di Gianni   11/01/2012

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8 risposte a Borgo Vecchio

  1. Pingback: poesia Borgo vecchio | Lino Di Gianni

  2. Ángeles ha detto:

    Il sole, quel sole, d’inverno è un bell’invento!

  3. linodigianni ha detto:

    vero, è un bell’invento!
    e anche il tuo neologismo, lo è

  4. massimo botturi ha detto:

    quanto più attuale è la poesia che riscopre e rivaluta le radici.

    Grande prova Lino, come sempre

  5. il ha detto:

    Bellissima!

  6. intarsiodiversi ha detto:

    sì, l’inverno è davvero un periodo intimo, che costringe a fermarsi e guardare.

  7. linodigianni ha detto:

    bella cosa che hai detto..

  8. …le emozioni appartengono a tutti, la magia di descriverle è solamente del Poeta che sa trovare le parole che diventeranno eterne … nel tempo. Complimenti

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