Le foto, le foto
bisognerebbe chiuderle nei cassetti.
A chiave.
Mettere i cassetti nel cemento,
affondarli nel fiume.
Le foto, le foto
sono ribelli più delle acque.
Sfruttano un’ occasione di vento
per ridipingersi sui muri
e ci tirano dal di dietro della
giacca, affinchè sia nostra la scelta:
tra morire nel silenzio delle memorie
o vivere.
Frazione di un sole
meticcio e condiviso:
pennello morbido
che ci spaùra.
forse hai ragione,però bisognerebbe chiuderci dentro anche il calendario ;-))
i primi versi sono forti, spaccano il torpore. belli belli.